domenica 16 marzo 2008

Invertire la perdita di memoria La ricerca potrebbe condurre verso futuri trattamenti contro l’Alzheimer

I ricercatori dell’Università del Minnesota sono riusciti per la prima volta a invertire la perdita di memoria in topi con una significativa degenerazione cerebrale: lo studio, descritto in un articolo pubblicato sul numero del 15 luglio della rivista “Science”, potrebbe fornire nuove speranze ai pazienti con il morbo di Alzheimer.
Gli scienziati hanno usato topi geneticamente modificati che avevano sviluppato demenza. Gli animali sperimentavano una perdita di memoria che peggiorava con il passare del tempo e presentavano un’atrofia del cervello simile a quella dei pazienti di Alzheimer. I ricercatori avevano progettato i topi affinché il transgene che causa questi sintomi potesse essere “disattivato”.
Gli autori prevedevano che disattivando il transgene che esprimeva la demenza, la perdita di memoria si sarebbe arrestata. I risultati, tuttavia, hanno superato le loro aspettative: i sintomi dei topi sono addirittura regrediti: in altre parole, gli animali hanno riacquistato parte della memoria.
“La maggior parte dei trattamenti contro l’Alzheimer - afferma la neurologa Karen Ashe, principale autrice dello studio - cerca di rallentare i sintomi o di prevenire la progressione della malattia, ma la nostra ricerca suggerisce che in futuro saremo in grado di invertire gli effetti della perdita di memoria, persino nei pazienti che hanno perso tessuto cerebrale o neurale”.

Fonte: Le Scienze (27/07/2005)
link
http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=2886

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