lunedì 31 marzo 2008

Anziani: la memoria 'perde' i dettagli


Scoperto perche, a volte, la memoria degli anziani fa cilecca. La chiave, secondo un team di ricercatori dellUniversita della California a Berkeley, sta nel fatto che, con gli anni, diventa difficile cancellare informazioni irrilevanti e foriere di distrazioni. Cosa che rende difficile fissare nella memoria nuovi dati. Ne sono convinti i ricercatori diretti da Adam Gazzeley, autori di uno studio condotto grazie a una serie di scanner cerebrali e pubblicato sul numero di ottobre di Nature Neuroscience. Alcuni soggetti, giovani (tra i 19 e i 30 anni) e anziani (60-77 anni), sono stati sottoposti a risonanza magnetica mentre guardavano facce e scene, con listruzione di ricordare le facce ignorando le scene o viceversa. Quando i ricercatori hanno chiesto a tutti di ricordare le scene, tanto nei giovani quanto negli anziani si e intensificata lattivita di unarea del cervello (il giro paraippocampale/linguale sinistro), che normalmente elabora le scene. Ma se alle cavie umane gli studiosi dicevano di cominciare a ignorare le scene e di ricordare invece le facce, i giovani reagivano immediatamente, riducendo lattivita in quellarea cerebrale.


Mentre gli anziani non mostravano una simile riduzione. Cosa che, spiegano gli autori, indica un deficit nelleliminare informazioni non necessarie per raggiungere un obiettivo. Insomma, lincapacita di ignorare le distrazioni insidia lefficienza della memoria. Non solo, ma i soggetti piu vecchi erano anche meno abili nel ricordare foto gia viste prima.
Dallo studio, comunque, non emergono solo cattive notizie4 per le persone avanti negli anni. Nonostante leta, infatti, alcuni dei soggetti anziani (sei su 16) si sono rivelati abili a memorizzare le varie immagini proprio come i piu giovani. E il loro cervello mostrava unattivita molto simile a quella dei ragazzi nellaccendersi e spegnersi in base alle diverse necessita. Insomma, ricordavano bene e non avevano problemi nellignorare informazioni irrilevanti. Ora i ricercatori puntano a comprendere perche questi anziani ottengono risultati tanto diversi rispetto ai coetanei.
Fonte: AdnKronos (14/09/2005)
link
http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=3127

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